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- Pubblicato: 09 Settembre 2020
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Inizierà nei prossimi giorni la stagione 2020/2021 per la Pallavolo Rovereto, pronti a ripartire dopo il lungo periodo di stop forzato a causa dell’emergenza Covid-19.
Tutti gli allenamenti saranno condotti in scrupolosa osservanza delle norme contenute nei decreti ufficiali e nel protocollo emesso dalla Fipav.
Pallavolo Rovereto in collaborazione con il progetto Lagaris Volley infatti ha provveduto a stilare per i propri atleti/e un documento (che troverete nella sezione "moduli" per la corrente stagione nella cartella COVID 19) riportante tutte le norme di accesso agli impianti e le regole da rispettare. Tutti i ragazzi/e dovranno essere provvisti di autocertificazione e certificato medico (di idoneità agonistica sportiva in caso di campionati superiori all'under 13) in corso di validità. Raggiungeranno gli impianti da gioco già in tenuta da allenamento e all’ingresso saranno sottoposti al controllo della temperatura corporea. Nel corso dell’allenamento sarà chiesto loro di disinfettare spesso le mani con i gel di cui la palestra sarà provvista.
Tutto lo staff sarà obbligato a indossare la mascherina durante tutta la durata dell’allenamento e sarà disponibile igienizzante per le mani e disinfettante per i palloni e le attrezzature. Sarà responsabilità degli allenatori rispettare e far rispettare tutte le norme inserite nel protocollo che Pallavolo Rovereto ha scritto apposta per loro prendendo spunto dal protocollo Fipav del 10 agosto.
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- Pubblicato: 23 Aprile 2020
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Soprattutto in questi momenti di difficoltà economica dove le risorse sono ridotte aiutaci a realizzare la nostra attività sportiva per i nostri ragazzi e ragazze che praticano o intendano praticare questo magnifico sport.
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- Pubblicato: 09 Aprile 2020
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La Federazione Italiana Pallavolo, dopo un’attenta e approfondita riflessione sulla perdurante situazione emergenziale legata alla pandemia di COVID-19 (coronavirus), che sta interessando il territorio italiano e gli stati di tutto il mondo, ha decretato la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria.
La FIPAV ritiene pertanto conclusi senza assegnazione degli scudetti, delle promozioni e delle retrocessioni tutti i campionati nazionali, regionali e territoriali.
È stata inoltre dichiarata conclusa tutta l’attività sportiva legata alla disciplina del Sitting Volley.
La Fipav è arrivata a questa decisione, tenendo anche conto dei recenti DPCM e delle Ordinanze emesse dal Governo e dalle Regioni, all’interno delle quali non emergono date certe circa la possibilità di riprendere l’attività sportiva in condizioni di completa sicurezza. Al contrario le istituzioni nazionali, regionali e medico-scientifiche, stanno continuando a ritenere necessarie misure di distanziamento sociale per il superamento di questa drammatica emergenza.
Per quanto riguarda i campionati giovanili la Fipav ha stabilito che, per permettere agli atleti potenzialmente coinvolti quest’anno di proseguire l’attività giovanile, la prossima stagione si svolgeranno con categorie di annate dispari: Under 13, Under 15, Under 17, Under 19 Maschili e Femminili.
La Federazione Italiana Pallavolo, che fin dalle fasi iniziali di questa tragica pandemia, non ha mai fatto mistero della sua politica di gestione della situazione emergenziale, volta prioritariamente alla tutela della salute di ogni tesserato, con questi provvedimenti intende proseguire sulla strada intrapresa negli scorsi mesi.
Allo stesso modo la FIPAV ribadisce, ancora una volta, che il senso di responsabilità deve necessariamente essere alla base di ogni azione intrapresa in questi giorni e già da domani lavorerà per programmare al meglio la prossima stagione sportiva.
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- Pubblicato: 08 Marzo 2020
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Stiamo monitorando la situazione con coscienza affidandoci alle Autorità e alle Organizzazioni nazionali sanitarie, ci piace pensare che lo sport possa dare un segnale di distensione, ma alla luce delle ultime notizie di contagi preferiamo non mettere a rischio la salute dei nostri tesserati. Sospendiamo pertanto ogni attività di gioco e di allenamento fino al 13 aprile.
Il Presidente
Roberto Della Valentina
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- Pubblicato: 28 Febbraio 2020
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NORME IGIENICO-SANITARIE E BUONE PRASSI
Trattasi di alcune semplici, ma fondamentali norme igienico-sanitarie, da considerare da parte delle società e dei custodi degli impianti sportivi sia negli spogliatoi, sia nei locali comuni e nei servizi igienici degli impianti, atte a prevenire la diffusione del coronavirus durante le gare e negli allenamenti.
Tali norme vanno esposte ben visibili a tutti e rispettate non solo dagli atleti, ma anche da accompagnatori, arbitri, allenatori, dirigenti, massaggiatori, spettatori e addetti ai lavori.
1) Non bere dalla stessa bottiglietta/borraccia/bicchiere né in gara né in allenamento, utilizzando sempre bicchieri monouso o una bottiglietta nominale o comunque personalizzata, e non scambiare con i compagni altri oggetti (asciugamani, accappatoi, ecc.).
2) Evitare di consumare cibo negli spogliatoi.
3) Riporre oggetti e indumenti personali nelle proprie borse, evitando di lasciarli esposti negli spogliatoi o in ceste comuni.
4) Buttare subito negli appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati come cerotti, bende, ecc.
5) Lavarsi accuratamente le mani il più spesso possibile: il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi e poi, dopo averle sciacquate accuratamente, vanno asciugate con una salvietta monouso; se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%.
6) Evitare, nell’utilizzo di servizi igienici comuni, di toccare il rubinetto prima e dopo essersi lavati le mani, ma utilizzare una salvietta monouso per l’apertura e chiusura dello stesso.
7) Favorire l’uso di dispenser automatici con adeguate soluzioni detergenti disinfettanti, sia negli spogliatoi, sia nei servizi igienici.
8) Non toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani non lavate.
9) Coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto -preferibilmente monouso- o con il braccio, ma non con la mano, qualora si tossisca o starnutisca.
10) Arieggiare tutti i locali il più spesso possibile.
11) Disinfettare periodicamente tavoli, panche, sedie, attaccapanni, pavimenti, rubinetti, maniglie, docce e servizi igienici con soluzioni disinfettanti a base di candeggina o cloro, solventi, etanolo al 75%, acido paracetico e cloroformio.
12) In caso di attività sportiva in vasca, richiedere un costante monitoraggio dei parametri chimici (cloro o altre soluzioni disinfettanti) e dei parametri fisici (tra cui, il pH o la temperatura, che influisce sul livello di clorazione).
13) Invitare le persone che manifestano sintomi di infezione respiratoria in atto e/o febbre ad abbandonare immediatamente i locali e avvisare il medico sociale e/o il responsabile medico della federazione, chiamando il Numero 112 o il Numero 1500 del Ministero della Salute operativo 24 ore su 24 senza recarsi al Pronto Soccorso.
14) Per chi non fosse ancora vaccinato contro l’influenza, consigliare il più rapidamente possibile il vaccino antiinfluenzale, in modo da rendere più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti.
15) Informarsi dagli atleti e dal personale societario se ci sono stati eventuali contatti in prima persona o all’interno del proprio ambito familiare con persone rientrate da zone a rischio o in quarantena.
16) Utilizzare la visita medico-sportiva quale fondamentale strumento di screening, attraverso un’attenta anamnesi ed esame obiettivo per l’individuazione di soggetti potenzialmente a rischio immunitario o con sintomatologia.
17) In caso di raduni nazionali di atleti o di manifestazioni di circuito internazionale autorizzate anche all’estero, prevedere sempre la presenza di un Medico di Federazione che possa valutare clinicamente, a livello preventivo, tutti i partecipanti, identificando eventuali soggetti a rischio e adottando le più idonee misure di isolamento, seguendo adeguate procedure gestionali secondo gli indirizzi del Ministero della Salute.
18) Con riferimento ai Medici Sociali e, in particolare, a quelli delle squadre professionistiche o degli atleti professionisti ai sensi della Legge 23 marzo 1981, n. 91 e comunque di tutte quelle Società i cui atleti svolgono attività a livello internazionale, monitorare con attenzione i Paesi verso cui si è diretti o da cui si rientra, secondo le indicazioni del Ministero della Salute.